Valle d'Aosta Bianco DOC
DAPHNE
Un vino bianco da invecchiamento vinificato totalmente in legno per un anno. È un vino burroso, corposo, morbido, da abbinare ai grandi piatti della tradizione valdostana, come la “valpelleneitze” o a piatti tipici savoiardi, come la “Raclette”.
Il nome – Daphne: le origini dell’etichetta derivano dalla Daphne Alpina, una pianta rara e velenosa che si trova quasi esclusivamente sulla morena “la Côte de Gargantua” di Gressan.
Come la Daphne, il nostro vino è unico e legato in maniera viscerale al territorio del nostro paese.
Se sorseggio un bicchiere di Daphne, cosa mi devo aspettare?
Di bere un bianco mascherato da rosso, un bianco importante, non banale, estremamente complesso e lungo, sia al naso che al gusto. Devi aspettarti di poter mettere la bottiglia in cantina a invecchiare, per poi essere libero di assaporare il suo contenuto dopo moltissimi anni. In ogni caso, avrai sempre a che fare con un prodotto che, anche appena imbottigliato, ti trasmetterà delle emozioni completamente diverse rispetto ad altri vini più giovani, freschi e, per così dire, “facili”. Ricordati: Daphne è un bianco di spessore, da apprezzare in abbinamento a piatti adeguati. Non parliamo di una beva semplice, ma di un’etichetta unica e carismatica.
Daphne 2021 è è stato nominato "Top Wine" nella Guida Slow Wine 2024 di Slow Food e ha ricevuto il diploma d'eccellenza THE WINEHUNTER AWARD 2023 - Award Oro.

Varietà: Chardonnay – Petite Arvine
Contenuto alcolico: 13,5% vol.
Età Vigneti: 10/20 anni
Vigneti (Forma di allevamento, Località, Esposizione): Guyot Gressan Nord
Vendemmia: settembre
Vinificazione: in piccoli contenitori di legno in rovere francese
Resa (hl/ha): 60 hl/ha
Potenziale di invecchiamento: > 10 anni
Annata in commercio: 2021
Valle d'Aosta Bianco DOC
DAPHNE
Un vino bianco da invecchiamento vinificato totalmente in legno per un anno. È un vino burroso, corposo, morbido, da abbinare ai grandi piatti della tradizione valdostana, come la “valpelleneitze” o a piatti tipici savoiardi, come la “Raclette”.
Il nome – Daphne: le origini dell’etichetta derivano dalla Daphne Alpina, una pianta rara e velenosa che si trova quasi esclusivamente sulla morena “la Côte de Gargantua” di Gressan.
Come la Daphne, il nostro vino è unico e legato in maniera viscerale al territorio del nostro paese.
Se sorseggio un bicchiere di Daphne, cosa mi devo aspettare?
Di bere un bianco mascherato da rosso, un bianco importante, non banale, estremamente complesso e lungo, sia al naso che al gusto. Devi aspettarti di poter mettere la bottiglia in cantina a invecchiare, per poi essere libero di assaporare il suo contenuto dopo moltissimi anni. In ogni caso, avrai sempre a che fare con un prodotto che, anche appena imbottigliato, ti trasmetterà delle emozioni completamente diverse rispetto ad altri vini più giovani, freschi e, per così dire, “facili”. Ricordati: Daphne è un bianco di spessore, da apprezzare in abbinamento a piatti adeguati. Non parliamo di una beva semplice, ma di un’etichetta unica e carismatica.
Daphne 2021 è è stato nominato "Top Wine" nella Guida Slow Wine 2024 di Slow Food e ha ricevuto il diploma d'eccellenza THE WINEHUNTER AWARD 2023 - Award Oro.
Varietà: Chardonnay – Petite Arvine
Contenuto alcolico: 13,5% vol.
Età Vigneti: 10/20 anni
Vigneti (Forma di allevamento, Località, Esposizione): Guyot Gressan Nord
Vendemmia: settembre
Vinificazione: in piccoli contenitori di legno in rovere francese
Resa (hl/ha): 60 hl/ha
Potenziale di invecchiamento: > 10 anni
Annata in commercio: 2021